Addio all’arbitro Gianfranco Menegali

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“L’arbitro deve essere istintivo, non riflessivo”. Questa la massima che racchiudeva l’essenza di Gianfranco Menegali arbitro e uomo, scomparso ieri nella sua casa di Trevignano all’età di 83 anni. Nato a Roma nel 1933 divenne arbitro dal 1958, approdando nella massima serie 13 anni più tardi e dando vita insieme a gente del calibro di Riccardo Lattanzi, Vittorio Benedetti, Massimo Ciulli, Carlo Longhi ed altri alla cosiddetta “Scuola Romana” indiscussa protagonista tra gli anni 70 e 80 sia in Serie A, che a livello internazionale. Il crescente prestigio delle designazioni nella massima serie, dove in 12 anni collezionerà 141 presenze, gli varrà nel 1974 la “patacca” da Internazionale. Fuori dai confini italiani dirigerà 70 gare, toccando l’apice nel 1983 con la finale di Coppa delle Coppe, chiudendo così la carriera agonistica nel migliore dei modi. A livello dirigenziale lo ricordiamo come vicecommissario alla CAN-C e alla CAI, Presidente del CRA Lazio ed in ultimo come rappresentante AIA presso la Giustizia Sportiva.

Il Presidente della Sezione di Civitavecchia Gianluca Ventolini ed il Consiglio Sezionale tutto, ricordando la prestigiosa figura arbitrale di Gianfranco Menegali, partecipano al dolore della famiglia e degli amici della Sezione di Roma 1.

I funerali si svolgeranno giovedì 3 novembre, alle ore 16, nella Chiesa di San Gioacchino ai Prati di Castello a Roma, in Via Pompeo Magno angolo Piazza dei Quiriti, n. 17.


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